lunedì 18 dicembre 2023
La notte del Cervino
lunedì 30 ottobre 2023
Due racconti di natura
venerdì 1 settembre 2023
Il valore della montagna
martedì 18 luglio 2023
Un mistero sepolto nel ghiaccio
domenica 28 maggio 2023
Gary Hemming e lo spirito dei tempi
giovedì 4 maggio 2023
Tensione in alta quota
In biblioteca abbiamo un nuovo libro: Debito di ossigeno, di Toine Heijmans, autore olandese. Vi riporto l'opinione di Arturo che lo ha letto per primo.
Un libro, un romanzo che parla
di montagne e di alpinismo in modo totale, pieno, coinvolgente. Sembra di
leggere la vita e le imprese di uno dei grandi alpinisti vissuti e famosi;
quanti ne ho letti, scritti di loro pugno dai vari Bonatti, Messner, Bonington,
Moro, Barmasse. Invece questo è un romanzo, la storia di una vita inventata
dall’autore, che pure non è un alpinista, ma pare saperne molto in materia. Le
vicende, le imprese di Walter, il protagonista narrante, e di Lenny, il suo
maestro e compagno di scalate, ti prendono e ti proiettano lassù, sulle pareti
delle vette alpine ed himalayane trascinandoti in avventure emozionanti e
coinvolgenti. Il mondo dell’alpinismo ad elevato livello è qui vissuto e
raccontato in modo totale, dalle prime esperienze alle grandi imprese sugli
Ottomila. E’ difficile pensare si tratti solo di un romanzo; sembra di leggere
il racconto di una vita vissuta intensamente ed avventurosamente, tra
situazioni drammatiche, amicizie, fallimenti e conquiste. Molto apprezzabili
sono inoltre i ricordi e le frequenti citazioni di grandi personaggi
dell’alpinismo e delle loro drammatiche vite, Alison Hargreaves, Tony Kurz, cui
il protagonista fa riferimento per assimilare una sua concezione dello scalare
montagne. Intenso infine, il racconto della scalata finale, che il protagonista
affronta ormai vecchio e malato. Chi ama questo genere di letteratura non può
farsi sfuggire questa lettura, di certo ne rimarrà piacevolmente sorpreso e colpito.
giovedì 27 aprile 2023
La montagna come amica - Piccolo trattato di elevazione
domenica 5 marzo 2023
I predatori del Monviso
(*) L’attraversamento
delle Alpi da parte delle truppe puniche proprio sul Colle delle Traversette è
una questione a dir poco secolare.. Fu Polibio, storico greco il primo a
raccontarne le gesta. Tante le ipotesi formulate, fino a quella di un team
internazionale coordinato dalla York University di Toronto. Sembra ormai certo
che Annibale abbia attraversato le Alpi proprio sul Colle delle Traversette, un
valico a 2.950 metri che collega la Valle del Guil in Francia alla Valle del Po,
al lato del massiccio del Monviso. L’ipotesi pare sia suffragata dalla scoperta
di tracce di escrementi animali
(cavalli) compatibili con il passaggio dell’esercito di Annibale. L’analisi
microbioologica dello sterco è del genere clostridium che può sopravvivere migliaia di anni.
Dialoghi d'altura
venerdì 13 gennaio 2023
Sir Abercrombie Lewker in Norvegia
Sir Abercrombie Lewker è un personaggio originale, creato dalla felice penna di Glyn Carr. Durante la guerra è stato un agente al servizio di Sua Maestà britannica, al momento della narrazione è un affermato attore shakespeariano; ha una buona pratica di alpinismo. Alcuni dei nostri lettori lo conoscono già come un fine detective dilettante; ne abbiamo già parlato in due precedenti post che potete recuperare cliccando qui e qui.
Le storie
precedenti erano caratterizzate dall’ambientazione alpina e da indagini dove il
colpevole era all’interno di un novero ristretto di sospettati, una sorta di
camera chiusa in stile Agatha Christie. In questo nuovo volume L’intrigo
norvegese i paradigmi del racconto sono tutt’altri. Il teatro dell’avventura
non sono più le grandi montagne delle Alpi ma, come suggerisce il titolo, la
natura impervia, i fiordi e i ghiacciai della Norvegia; sir Lewker non svolge
la sua indagine all’interno di un albergo alpino o di un rifugio ma deve
avventurarsi in un lungo e periglioso viaggio in un ambiente affascinante e
ostile. Il racconto segue i canoni di una spy story e il nostro personaggio
dovrà unire le sue fini doti deduttive alle capacità alpinistiche e alla
resistenza fisica, doti che gli saranno necessarie per muoversi tra le numerose
trappole che gli vengono tese. Come di consueto, sir Abercrombie manterrà la sua
tipica flemma britannica e anche nei momenti più convulsi non rinuncerà alla
sua pipa e al suo tabacco preferito; non mancheranno le citazioni da Shakespeare
che lo aiuteranno a svelare l’intrigo.
Questo libro,
uscito per la prima volta nel 1963, è stato appena pubblicato in Italia da
Mulatero: non mancherà di appassionare i lettori di Glyn Carr e, speriamo, di
interessare chi ancora non lo conosce.