I gialli di ambiente montano sono tra le mie letture preferite. Quando
ho notato nella pagina della Rivista dedicata ai libri questo nuovo romanzo di
un autore francese l’ho subito segnalato a Piero per aggiungerlo alla già
nutrita collezione di thriller della nostra biblioteca. Devo ora affermare che
non mi sono sbagliato: il romanzo è uno dei più avvincenti letti negli ultimi
anni. Già dalle prime pagine ci sentiamo proiettati nella conca delle
Traversette, sul versante francese del Monviso, al cospetto della grande
montagna, tra pascoli e laghetti, tra pareti rocciose e nevai. Subito ci
colpisce la figura di Franck il protagonista narrante, un guardiaparco innamorato
del suo lavoro e dell’ambiente in cui vive. Un personaggio che subito ti
coinvolge: vive in una capanna di legno in quota e passa le giornate
ispezionando le sue montagne, attento che erbe e fiori protetti non vengano
raccolti, animali non vengano abbattuti, escursionisti non corrano pericoli. E
particolari sono i rari personaggi che incontra: la possente pastora spesso
ubriaca, la rissosa coppia di rifugisti, il barbuto amico guida alpina. Questa
scelta di vita è certo frutto di un passato burrascoso: terribili scenari di
guerra e un perduto amore turbano i suoi ricordi; solo la tranquillità della
Riserva si addice ad un solitario come lui. E quando la scoperta di un duplice
omicidio turba la quiete delle sue montagne, dopo che lui stesso aveva inseguito
il presunto assassino in un rocambolesco inseguimento nelle tenebre e tra le
rocce, si dedica interamente alla ricerca della verità, conscio che certamente
il colpevole è nella cerchia di quei pochi valligiani che lui ben conosce.
Giungerà infine ad un confronto con l’omicida, dopo un altro appassionante
inseguimento notturno durante l’infuriare della tempesta, su al colle dove
tutto era cominciato dodici anni prima e dove tutto si compirà in modo
drammatico.
L’autore vive da trenta anni nell’area francese del Monviso dove opera
come guida esperta del patrimonio storico-naturalistico. Per questo motivo
risulta così precisa ed attenta la descrizione che ne fa dei luoghi e dell’ambiente,
dimostrando passione ed amore per la natura e le montagne attraverso le
emozioni del suo forestale. Questo è il suo primo romanzo tradotto in Italiano,
ma ne ha scritti altri con Franck Verbier come protagonista; è cosa certa che i
prossimi non me li lascerò sfuggire.
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