La serata di venerdì scorso è andata bene e fa sempre
piacere condividere questi momenti con i soci e amici che partecipano. È stato
molto piacevole entrare in contatto con ragazzi e docenti dell’Accademia di
Belle Arti e conoscere i progetti di questa importante istituzione cittadina;
allo stesso modo, è importante far partecipi delle attività del CAI giovani al
di fuori della nostra cerchia. Una reciproca conoscenza che continuerà con l’impegno
ad organizzare una visita dell’Accademia, appositamente per i soci CAI.
Tornando a parlare di libri e di montagne, vorrei soffermarmi
sull'ultimo argomento della serata, appena sfiorato: gli scritti di montagna di
Dino Buzzati. Avevo già letto e apprezzato tante cose dello scrittore – ma anche
giornalista, pittore e alpinista - bellunese, quando comprai Le montagne di vetro, edito da Vivalda.
Questa raccolta di articoli e racconti di Buzzati, curata da Enrico Camanni, è
un libro che mi è rimasto nel cuore e che conservo gelosamente. È sconfinato l’amore
di Buzzati per le sue Dolomiti, descritte con un tono fiabesco. La loro
bellezza è abbagliante e sfuggente al tempo stesso: - Sono pietre o sono nuvole? Sono vere oppure è un sogno? -. Buzzati
è affascinato, allo stesso modo, dai grandi dell’alpinismo classico, da Preuss
a Piaz, da Tissi a Comici, che proprio sulle Dolomiti portano l’arrampicata ai
massimi livelli dell’epoca. Allo stesso tempo, Buzzati sembra dispiacersi
quando quella guglia o quella parete che sembrava impossibile fu finalmente
salita. Una vittoria dell’uomo che però scalfiva l’aurea fiabesca della
montagna. Nel libro si trovano anche gli scritti di Buzzati che già nel primo
dopoguerra, in anticipo rispetto ad una coscienza ambientalista ancora da
venire, si oppone alla costruzione di strade e funivie: il nostro è un
romantico che ama il mistero che la montagna ispira e non vuole svenderlo al
profitto e a un falso progresso.
Il libro è ormai fuori catalogo e non me la sono sentita di donare la mia copia, neppure alla nostra biblioteca. Nei nostri scaffali abbiamo però a disposizione I fuorilegge della montagna, edito da Mondadori: un’antologia degli scritti di montagna di Buzzati curata da Lorenzo Vigano. Qui si possono ritrovare i ritratti dei grandi alpinisti e l’incanto delle cime ma ci sono anche tante altre cose come, a esempio, gli articoli dedicati alla spedizione italiana al K2, pubblicati sul Corriere della Sera. Insomma c’è più quantità, a scapito un po’ della qualità. . Continuo a conservare gelosamente la mia copia de Le montagna di vetro e, ogni tanto, a rileggerne qualche pagina
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