venerdì 7 marzo 2025

Il richiamo della montagna

Sul risvolto di copertina del suo ultimo libro, Matteo Righetto è definito scrittore e filosofo della montagna. Dopo alcuni romanzi ben apprezzati (in biblioteca abbiamo La pelle dell’orso, L’anima della frontiera e La stanza delle mele) ora Matteo Righetto pubblica un breve saggio: Il richiamo della montagna, per le edizioni Feltrinelli
L’autore prende spunto dai temi critici di questi tempi: innanzi tutto il riscaldamento globale e i suoi effetti più nefasti, raccontando da par suo il crollo del ghiacciaio della Marmolada e la tempesta Vaia; senza dimenticare lo sfruttamento turistico della montagna e il conseguente sovraffollamento, lo spopolamento delle aree montane e lo stravolgimento dei ritmi stagionali. Sono temi attuali e trattati anche in altri saggi che abbiamo in biblioteca (Assalto alle Alpi di Marco Albino Ferrari, La Montagna Sacra di Enrico Camanni). 
La prospettiva di Righetto, però, si concentra su altri punti su cui vale la pena ragionare. L’attenzione della nostra società, dice l’autore, è legata unicamente al presente: stiamo perdendo di vista tutta la storia passata e soprattutto il nostro futuro, concentrandoci unicamente sul soddisfacimento dei nostri desideri immediati. Nel nostro antropocentrismo imperante, la montagna, ridotta a parco giochi, è vissuta solamente per appagare il nostro edonismo. Invece le pagine di questo libro ci invitano a pensare la montagna nei tempi lunghi della storia, a percepirne la sua sacralità nel silenzio e nella riflessione per riuscire davvero a comprenderla e goderne. I luoghi naturali hanno un loro spirito e attraversarli camminando ci aiuta ad avvertirlo. Quindi Righetto tratteggia un nuovo umanesimo, che si oppone alla tecnica fine a sé stessa e alla ricerca del profitto, per definire un diverso approccio alla montagna. Un invito rivolto a ogni amante della montagna a dedicare una piccola parte del suo tempo a questa lettura.

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