I Predatori del Monviso è un nuovo giallo di Nicolas Crunchant. Ve ne parla Federico che lo ha letto per primo.
Chi
ha avuto modo di leggere Delitti alle
Traversette, presente nella nostra biblioteca (ne abbiamo già parlato qui), conosce già Franck Verbier, il
protagonista di questo romanzo ambientato anch’esso nella Riserva naturale del
Monviso. Franck
Verbier è un guardiaparco perfettamente integrato nell’ambiente in cui vive, di
carattere schivo e un po’ misantropo, si trova a suo agio in un ambiente così
lontano dal mondo contemporaneo.
In cerca di pace interiore dopo l’esperienza
traumatica della guerra nei Balcani ha trovato nella Riserva naturale la sua
missione di vita dedicandosi alla tutela e all’integrità del territorio.
Oltre
alla salvaguardia della sopravvivenza di alcune specie animali, come la conta
degli stambecchi e delle salamandre, si trova a contrastare bracconieri e
collezionisti di minerali saccheggiati in una zona protetta delle Alpi di cui si
sente custode.
Un
ulteriore problema viene a turbare la quiete della Riserva e la preoccupazione
del nostro protagonista: l’arrivo di un gruppo di archeologi determinati a
stabilire una volta per tutte se Annibale, nell’attraversamento delle Alpi, sia
passato con i suoi elefanti effettivamente per il Colle delle Traversette.(*)
Durante
il lavoro degli archeologi succedono dei fatti con risvolti criminali che
porteranno il nostro protagonista ad indagare su un bruttissimo episodio che
potrete scoprire leggendo questo libro di Nicolas Crunchant ..
(*) L’attraversamento
delle Alpi da parte delle truppe puniche proprio sul Colle delle Traversette è
una questione a dir poco secolare.. Fu Polibio, storico greco il primo a
raccontarne le gesta. Tante le ipotesi formulate, fino a quella di un team
internazionale coordinato dalla York University di Toronto. Sembra ormai certo
che Annibale abbia attraversato le Alpi proprio sul Colle delle Traversette, un
valico a 2.950 metri che collega la Valle del Guil in Francia alla Valle del Po,
al lato del massiccio del Monviso. L’ipotesi pare sia suffragata dalla scoperta
di tracce di escrementi animali
(cavalli) compatibili con il passaggio dell’esercito di Annibale. L’analisi
microbioologica dello sterco è del genere clostridium che può sopravvivere migliaia di anni.