C'è chi va in montagna in cerca del silenzio. Erling Kagge è un esploratore norvegese che ha raggiunto la cima dell'Everest, il Polo Nord e poi il Polo Sud in solitaria, dopo 55 giorni di marcia sui ghiacci dell'Antartide. Ha raccolto le sue riflessioni sul silenzio in un libro. Tonino ce ne parlerà in una prossima serata.
C'è chi va in montagna per fare chiasso. Tre teste rasate salgono il monte Kenya, emulando le gesta dei tre prigionieri italiani che nel 1943 evasero da un campo di prigionia britannico per compiere questa salita; di ritorno dalla cima i tre Lupi delle Vette (così si autodefiniscono le teste rasate) hanno regalato un gagliardetto all'ambasciatore italiano dopo aver "issato il Tricolore affinché tornasse fieramente a sventolare lì dove lo avevano portato quegli eroi della nostra grande e amata Patria". Chi ha letto il libro può capire quanto questa frase mistifichi il senso dell'avventura dei primi tre salitori: erano alpinisti che sognarono e realizzarono quella salita, nonostante le immaginabili difficoltà, per sfuggire all'inedia del campo di prigionia e per amore della montagna e dell'ignoto. Mai si avverte un filo di retorica nel loro racconto. Nazzareno sta seguendo la piccola baruffa da piccola Italia che anima i giornali. Un ottimo spunto per leggere o rileggere un classico della letteratura di montagna, ancora ristampato settanta anni dopo la prima pubblicazione.
Avevo già parlato di questi due libri su un mio post dello scorso luglio.
Silvia ci racconta di una interessante intervista televisiva di Hervé Barmasse che racconta di un tentativo ad un Ottomila fallito a tre (!) metri dalla cima. Nonostante la beffa non si deve rischiare oltre il lecito. Arturo ha letto di una analoga rinuncia raccontata in un libro di Tamara Lunger e uno di Nives Meroi; ha ritrovato anche altri interessanti filmati e interviste. Ottimo materiale per una prossima serata.
Sono gli amici e le loro buone idee che ci permettono di continuare in modo eccellente con la nostra biblioteca.
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