Il corriere mi ha recapitato l'ultimo pacco di libri della collana Montagna Leggendaria: prima di portarli in sede e catalogarli ho dato uno sguardo. Ci sono diversi libri di Enrico Camanni: è un autore prolifico e evidentemente ben considerato da chi ha selezionato i titoli. ciò conferma la mia impressione della settimana scorsa. Comincio a leggere Cieli di Pietra, una biografia dell'abate Amé Gorret, figura controversa dell'alpinismo e della cultura montanara dell'Ottocento. Ad essere onesto la lettura non mi ha preso. Ho cominciato così Il fuoco e il gelo sempre di Camanni. Questo libro mi è sembrato molto più interessante. Racconta la guerra del 15-18 attraverso le lettere e i diari dei protagonisti, i soldati impegnati su un fronte di quattrocento chilometri tutti in montagna, dal passo dello Stelvio fino a Trieste. Questi racconti autentici mettono in luce tante diverse chiavi di lettura. Il popolo contadino scopre questa frontiera fatta di montagne sconosciute e si ritrova a combattere e morire per delle rocce dove i ricchi andavano a divertirsi. Il confine geografico è preciso, geometrico, corre sulla linea spartiacque delle montagne; i confini culturali, linguistici, affettivi sono invece molto più sfumati e legano gli abitanti di valli limitrofe molto più di quanto i confini geografici non li dividano. Allora le guide alpine che guidano le truppe degli opposti eserciti in ricognizione sulle creste si conoscono bene e rifiutano di combattersi a vicenda: i soldati solidarizzano tra loro mentre gli ufficiali li obbligano ad uccidersi. Una delle tante assurdità della guerra. Ce ne sono altre: gli sforzi immani per conquistare una cima che poi costerà ancora di più mantenere. La guerra sul fronte più alto, nella zona del Cevedale, costringe i soldati a presidiare giorno e notte, estate e inverno, cime ben oltre i tremila metri. Sono cime che gli alpinisti raggiungono per il tempo della conquista e che subito abbandonano; gli alpini invece devono abitarle a costo di sacrifici durissimi. La Guerra Bianca si prende centottantamila giovani vite mentre il fronte non si sposta praticamente di nulla.
domenica 18 dicembre 2016
domenica 11 dicembre 2016
Montagna leggendaria
Biblioteca della Montagna e Montagna leggendaria sono due collane di classici dell'alpinismo scelti e pubblicati da Rizzoli-Corriere della Sera. Sono circa ottanta libri scritti da alpinisti e scrittori di montagna che raccontano avventure e salite di ogni tempo. La nostra biblioteca li ha acquistati e sono ora disponibili al prestito.
I titoli sono disponibili ai rispettivi link di Biblioteca della montagna e Montagna leggendaria; da queste pagine fate clic su Mostra Elenco.
Chiarisco subito che non sono un appassionato del genere; cioè il semplice fatto che il libro tratti di montagna non significa che mi piaccia. Alcuni li trovo noiosi soprattutto quando indugiano in descrizioni dettagliate di difficoltà insormontabili e condizioni meteorologiche infami. Di certo piacciono a chi rimane affascinato dall'enormità dell'impresa e vuole conoscerne i particolari. Ciò è comunque interessante però io devo selezionare quello che leggo perché il tempo a disposizione è poco. Se volete saperne di più su questi libri potete chiedere ad Arturo che li sta leggendo tutti o quasi.
Devo dire, però, che ce ne sono di piacevoli e alcuni mi hanno veramente catturato. Nella prima collana, mi è sembrato molto commovente L'ultimo abbraccio della montagna dove Silke Unterkircher rilegge il diario di Karl, scomparso sul Nanga Parbat, ma soprattutto racconta la loro storia d'amore e le ansie di una moglie e madre che resta a casa. Il libro mi piacque molto e ne parlammo anche in una serata. Mi ha appassionato anche Mezzo secolo di alpinismo, autobiografia di Tita Piaz, il diavolo delle Dolomiti: non indugia mai nei dettagli tecnici delle sue salite, passa dove nessuno è mai riuscito e questo basta; racconta, in compenso, la storia della comunità della val di Fassa, il fascismo e la guerra, la sua etica del soccorso alpino. E spesso risulta anche spiritoso.
Nella seconda collana, Montagna leggendaria, ho trovato assolutamente coinvolgente Freney 1961 di Marco Albino Ferrari. Anche se come va a finire già si sa, se non altro per aver letto il resoconto di Bonatti, dalla prima pagina il ritmo del thriller ti cattura e ti porta a seguire la vicenda drammatica non solo dal punto di vista dei protagonisti ma anche dei familiari, della comunità alpinistica di Courmayeur, dei soccorritori, dei benpensanti.
L'altro ieri il corriere mi ha consegnato a casa una decina di titoli comprati via internet. Prima di portarli in biblioteca ho curiosato un po'. Ho cominciato Mal di montagna attratto dal nome dell'autore, Enrico Camanni: sono quindici ritratti di alpinisti, semplici amici di scalate oppure grandi nomi che lui ha incontrato per il suo lavoro di giornalista e scrittore di montagna. Di ognuno ne coglie gli aspetti umani prima ancora che alpinistici. Il libro è breve, scritto bene e l'ho finito in un attimo. Così ho cominciato I conquistatori del Gran Sasso di Marco Dell'Omo: finalmente dopo tante Alpi e Himalaya si parla delle montagne di casa nostra. E' abbastanza voluminoso e ho spizzicato solo alcuni capitoli, trovandolo scorrevole e piacevole. La prima invernale dei cugini Sella, in risposta alla prima salita dei soliti inglesi, non è retorica ma piuttosto spiritosa; la drammatica fine di Cambi e Cichetti è appassionante e commovente; l'ultimo capitolo è un affettuoso ritratto di Lino D'Angelo.
Gli altri libri che sono appena arrivati per ora non li ho neanche aperti: forse lo farò, forse aspetterò il parere di Arturo.
I titoli sono disponibili ai rispettivi link di Biblioteca della montagna e Montagna leggendaria; da queste pagine fate clic su Mostra Elenco.
Chiarisco subito che non sono un appassionato del genere; cioè il semplice fatto che il libro tratti di montagna non significa che mi piaccia. Alcuni li trovo noiosi soprattutto quando indugiano in descrizioni dettagliate di difficoltà insormontabili e condizioni meteorologiche infami. Di certo piacciono a chi rimane affascinato dall'enormità dell'impresa e vuole conoscerne i particolari. Ciò è comunque interessante però io devo selezionare quello che leggo perché il tempo a disposizione è poco. Se volete saperne di più su questi libri potete chiedere ad Arturo che li sta leggendo tutti o quasi.
Devo dire, però, che ce ne sono di piacevoli e alcuni mi hanno veramente catturato. Nella prima collana, mi è sembrato molto commovente L'ultimo abbraccio della montagna dove Silke Unterkircher rilegge il diario di Karl, scomparso sul Nanga Parbat, ma soprattutto racconta la loro storia d'amore e le ansie di una moglie e madre che resta a casa. Il libro mi piacque molto e ne parlammo anche in una serata. Mi ha appassionato anche Mezzo secolo di alpinismo, autobiografia di Tita Piaz, il diavolo delle Dolomiti: non indugia mai nei dettagli tecnici delle sue salite, passa dove nessuno è mai riuscito e questo basta; racconta, in compenso, la storia della comunità della val di Fassa, il fascismo e la guerra, la sua etica del soccorso alpino. E spesso risulta anche spiritoso.
Nella seconda collana, Montagna leggendaria, ho trovato assolutamente coinvolgente Freney 1961 di Marco Albino Ferrari. Anche se come va a finire già si sa, se non altro per aver letto il resoconto di Bonatti, dalla prima pagina il ritmo del thriller ti cattura e ti porta a seguire la vicenda drammatica non solo dal punto di vista dei protagonisti ma anche dei familiari, della comunità alpinistica di Courmayeur, dei soccorritori, dei benpensanti.
L'altro ieri il corriere mi ha consegnato a casa una decina di titoli comprati via internet. Prima di portarli in biblioteca ho curiosato un po'. Ho cominciato Mal di montagna attratto dal nome dell'autore, Enrico Camanni: sono quindici ritratti di alpinisti, semplici amici di scalate oppure grandi nomi che lui ha incontrato per il suo lavoro di giornalista e scrittore di montagna. Di ognuno ne coglie gli aspetti umani prima ancora che alpinistici. Il libro è breve, scritto bene e l'ho finito in un attimo. Così ho cominciato I conquistatori del Gran Sasso di Marco Dell'Omo: finalmente dopo tante Alpi e Himalaya si parla delle montagne di casa nostra. E' abbastanza voluminoso e ho spizzicato solo alcuni capitoli, trovandolo scorrevole e piacevole. La prima invernale dei cugini Sella, in risposta alla prima salita dei soliti inglesi, non è retorica ma piuttosto spiritosa; la drammatica fine di Cambi e Cichetti è appassionante e commovente; l'ultimo capitolo è un affettuoso ritratto di Lino D'Angelo.
Gli altri libri che sono appena arrivati per ora non li ho neanche aperti: forse lo farò, forse aspetterò il parere di Arturo.
domenica 4 dicembre 2016
Versante Est
Do il benvenuto a Versante Est, una nuova collana di racconti di viaggio delle edizioni Delos. I titoli sono disponibili solo in formato e-book e questo farà storcere un po' il naso a qualcuno, me compreso. Questa scelta è però funzionale alla linea della casa editrice. Sono racconti o romanzi brevi, dal costo molto contenuto, che vogliono dar voce ad autori nuovi che abbiano delle esperienze di viaggio particolari da condividere con i loro lettori.
Tra questi autori ci sono anche io: infatti è uscito un e-book a mio nome che racconta di tre viaggi in bicicletta.
Da alcuni anni ho creato un sito dove parlo dei miei viaggi in bicicletta: c'è un resoconto, una cartina, le foto e le informazioni pratiche utili a chi volesse ripetere il percorso. Se siete curiosi potete trovarlo cliccando qui. Su questo sito mi ha "trovato" una giornalista milanese che voleva ripercorrere uno dei miei itinerari: è stata lei a mettermi in contatto con Francesco Aloe, ideatore e direttore della collana editoriale Versante Est, in cerca di autori di racconti di viaggio. Francesco ha letto e apprezzato i miei racconti; li ha rivisti, dandomi qualche consiglio per migliorare la scrittura. Mi ha fatto piacere potermi confrontare con un vero editor in grado di guidarmi nel compito di rendere più piacevoli e scorrevoli i miei racconti. Ho seguito le altre fasi di produzione: dalla scelta della copertina all'impaginazione, alla promozione. Mi sono accostato anche al mondo dell'editoria digitale che non avevo mai frequentato: può darsi che sia destinata a soppiantare l'editoria tradizionale ed è meglio saperne subito qualcosa. Per ora mi godo la soddisfazione di poter condividere i miei racconti con gli amici e, speriamo, anche con chi non mi conosce.
Trovate il mio e-book su Delos Store
http://www.delosstore.it/ebook/50371/germania-e-svizzera-in-bici-tre-racconti/
ma anche sui vari siti che vendono libri digitali
http://www.delosstore.it/ebook/50371/germania-e-svizzera-in-bici-tre-racconti/
ma anche sui vari siti che vendono libri digitali
Se, come me, non avete dimestichezza con gli e-book, trovate utili informazioni qui
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