La nostra biblioteca
ha acquistato un bel libro, grazie al suggerimento di Nazzareno. Si tratta de Il codice Debussy di Lorenzo Della Fonte per le edizioni elliot. Dal risvolto di copertina
apprendo che l'autore, che non conoscevo, è valente musicista oltre che
scrittore ma evidentemente conosce bene le montagne della Valtellina. Il
romanzo è ambientato tra l'autunno del 1944 e la primavera del 1945,
nell'Italia settentrionale occupata dai nazisti durante la Repubblica di Salò. Il
protagonista è un capitano dei Carabinieri, di stanza ad Asti, che si trova a
indagare sull'omicidio di una ragazza ebrea. Gli indizi raccolti lo portano
rapidamente sulle tracce di Ettore
Castiglioni: Nino, questo il suo soprannome, fu alpinista di rango ma anche
buon musicista; maturata la sua avversione al regima fascista, aiutò ebrei e
perseguitati politici a fuggire in Svizzera attraverso i passi di montagna.
Morì in circostanze mai chiarite, fuggendo dalla Svizzera per rientrare in
Italia, probabilmente durante una missione rimasta misteriosa, pochi mesi prima
che la nostra storia abbia inizio: e questa è realtà.
La trama del
libro è di fantasia ma i fatti narrati e la maggior parte dei personaggi sono
reali, seppure piegati alla finzione romanzesca. Nell'invenzione narrativa,
Castiglioni aveva una valigia a cui danno la caccia sia i tedeschi che i
partigiani. La traccia seguita dal capitano, protagonista della storia, è
costituita da otto preludi di Debussy che Castiglioni suonava ossessivamente
ogni sera, sempre nella stessa sequenza. Sembra questa la chiave del mistero
che lo porta prima in Val d'Aosta e poi in Valtellina. L'azione, sempre
avvincente, si svolge lungo i sentieri e gli impervi passaggi tra Valmalenco ed
Engadina, tra Italia e Svizzera. Pagine suggestive descrivono la bellezza che
lega montagna e musica, così com'era nell'estetica cara a Castiglioni, regalandoci
momenti lirici in contrasto con la drammaticità degli eventi che si susseguono.
Nota a
margine: tra i personaggi reali del libro c'è anche un avvocato di Asti che
erudisce il nostro protagonista sulla musica di Debussy; compare così anche suo
figlio Paolo, ancora bambino, destinato a seguire le orme professionali del
padre ma che già cerca ispirazione sulla tastiera del pianoforte, sotto le
stelle del jazz. Diventerà famoso: ma questa è un'altra storia.
Dedicheremo
due serate alla vicenda di Ettore Castiglioni: la prima con la proiezione del
film Oltre il confine di Andrea
Azzetti e Federico Massa, in modo da introdurre questo controverso personaggio
a chi non lo conosce già; nella seconda parleremo de Il codice Debussy e leggeremo pagine del diario di Castiglioni.
Vi aspetto.