sabato 28 marzo 2020

Restate a casa, a guardare un film


A Natale dello scorso anno ebbi l'occasione di incontrare un collega che era andato in pensione mesi addietro. Durante lo scambio di auguri e chiacchiere, alla domanda come si trovasse da pensionato mi rispose con una frase che mi colpì: continuo a farmi la barba tutti i giorni. Voleva dire che non si era lasciato andare, che anche se non doveva uscire manteneva un'abitudine che denotava un'attenzione verso sé stesso. Ci ho ripensato in questi giorni di isolamento in cui ci mancano tante cose, non ultima la montagna. Ho continuato a radermi tutte le mattine anche quando non esco di casa, non rinuncio a fare qualcosa che tenga la testa impegnata in modo fattivo: leggere, scrivere, ascoltare la radio.
Ho qualche buona notizia per chi volesse tenere la testa impegnata e, al tempo stesso, sentire un odore di montagna, seppure soltanto virtuale. Stamattina ho partecipato a una web conference con il gruppo di BiblioCAI con l'idea di condividere in rete materiali di varia forma che riguardino in qualche modo la montagna. Da parte mia ho segnalato la bella selezione di contenuti audio operata da Nazzareno e di cui vi ho detto. In attesa che tutti i materiali vengano raccolti e riordinati vi posso intanto dare qualche spunto interessante.
Quest'anno non si terrà il tradizionale appuntamento del Film Festival di Trento. Ma se i festival si fermano ecco 100 titoli disponibili gratuitamente in rete, trovate la notizia cliccando qui. All'interno dell'articolo trovate tre film consigliati e la lista completa delle opere disponibili.
Vi giro un'altra segnalazione ricevuta e che mi sembra interessante: Ayas e la scomparsa della Krämerthal Questo documentario, realizzato nel 1997, ha ricevuto nel 2002 il "Premio Alessandro Valcanover per lo studio della montagna", conferito dall'Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti.  Ayas è l’alta valle dell’ Evançon, ai piedi del Monte Rosa; Krämerthal - ʺValle dei Mercantiʺ - è il nome dato dai cartografi svizzeri del XVI secolo ai territori a sud del Colle del Teodùlo, governati dai Conti di Challant. Lo trovate cliccando qui
Nella speranza di alleviarvi questo periodo di isolamento e di mancanza di montagna, vi lascio con l'augurio di rivederci presto.

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