domenica 6 maggio 2018

Convegno dei bibliotecari del CAI

Sabato sono stato al convegno annuale del BiblioCAI. Sono arrivato a Trento di buon mattino dopo una notte in cuccetta. Di fronte alla stazione c'è un bel parco pubblico, mi sono fermato a fare colazione poi mi sono seduto di fronte al piccolo laghetto artificiale: il sole cominciava a filtrare tra le nubi e le foglie nuove degli alberi. Ho preso il taccuino per appuntare le cose da dire e le domande da fare al convegno. In quel momento è passato un operatore ecologico o, se preferite il politicamente scorretto, uno spazzino: mi saluta e poi conclude: "Sta scrivendo? Bravo!". Mi sono reso conto di essere sbarcato in un altro mondo.
Vi riassumo gli argomenti più interessanti che sono stati presentati al convegno.
Innanzi tutto la digitalizzazione di centocinquanta anni di stampa sociale. Un raffinato criterio di ricerca permette di recuperare qualsiasi notizia pubblicata sulle varie testate del CAI impostando chiavi di ricerca e operatori logici per includerle e/o escluderle. Più facile a farsi che a dirsi: per questo motivo vorrei organizzare una serata in sede per illustrare ai soci interessati questo motore di ricerca. Ne darò avviso via newsletter.
Particolarmente interessante per noi la catalogazione dei beni musicali: testi, partiture, registrazioni sonore e così via. L'obiettivo del progetto è di poter fruire on-line di tutti questi beni cercando per vari criteri di selezione. L'argomento è complicato dalla estrema frammentazione di questi innumerevoli materiali e dai vincoli alla pubblicazione dovuti ai diritti d'autore. Il CAI sta valutando la possibilità di appaltare il lavoro di catalogazione a un esperto che abbia sufficienti nozioni di musica. Per ora c'è da aspettare. La nostra sezione, però, è stata individuata come un caso virtuoso, avendo sia un coro che una biblioteca, entrambi attivi. La responsabile della Biblioteca Nazionale si è resa disponibile per esaminare esempi del materiale che abbiamo e poi discuterne al telefono. Ci sarà da fare.
Da parte mia ho provato ad allargare il discorso dai problemi tecnici di catalogazione al coinvolgimento dei soci: devo dire che qualcuno ha raccolto la sollecitazione. Ne ho parlato abbastanza a lungo con la bibliotecaria di Firenze: non siamo andati al di là della considerazione che l'educazione alla lettura dovrebbe essere un problema delle istituzioni prima che del CAI però ci siamo scambiati impressioni di lettura, consigli sui libri letti e i contatti di posta.
Nel pomeriggio c'è stata la visita della biblioteca della SAT: occupa un intero piano di un antico palazzo rinascimentale e conserva pezzi interessantissimi, non solo libri. Noi neanche fra cent'anni.
La mattina sono venuti a salutarci il presidente generale del CAI e la neo-eletta presidentessa della SAT, la prima donna in centocinquanta anni di storia. Almeno in questo siamo arrivati prima noi.




Nessun commento:

Posta un commento